Papa:appello per operai Lucchini,riportare speranza

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Nicola01
     
    .

    User deleted


    Ancora un appello del Papa contro la perdita
    di posti di lavoro. Ancora un suo richiamo a
    "fare ogni sforzo" perché degli operai non
    vedano svanire la fonte di sostentamento per
    le loro famiglie. Sono state particolarmente
    accorate le parole pronunciate oggi da
    Francesco, al termine dell'udienza generale in
    Piazza San Pietro, per i lavoratori
    dell'acciaieria Lucchini di Piombino in
    occasione dello spegnimento dell'altoforno,
    che mette a rischio il posto di centinaia di
    addetti. E poche ore dopo l'intervento del
    Pontefice, il premier Matteo Renzi ha annuncia
    con un tweet: "Oggi firmiamo il protocollo
    d'intesa sul futuro di Piombino, col ministro e
    il presidente della Regione Toscana".
    Il Papa parlava dopo che gli operai gli hanno
    fatto avere un loro messaggio video. "Ieri - ha
    detto - ho ricevuto un video-appello da parte
    degli operai della Lucchini di Piombino,
    inviatomi prima della chiusura dell'altoforno,
    che mi ha davvero commosso. Sono rimasto
    triste". "Cari operai, cari fratelli - ha
    proseguito - sui vostri volti erano dipinte una
    profonda tristezza e le preoccupazioni di padri
    di famiglie che chiedono solo il loro diritto di
    lavorare per vivere dignitosamente e per poter
    custodire, nutrire ed educare i propri figli.
    Siate sicuri della mia vicinanza e della mia
    preghiera".
    "Non scoraggiatevi - ha aggiunto Bergoglio -,
    il Papa è accanto a voi e prega per voi,
    affinché quando si spengono le speranze
    umane rimanga sempre accesa la speranza
    divina che non delude mai". "Cari operai, cari
    fratelli - ha detto ancora il Pontefice -, vi
    abbraccio fraternamente. E a tutti i
    responsabili chiedo di compiere ogni sforzo di
    creatività e di generosità per riaccendere la
    speranza nei cuori di questi nostri fratelli e
    nel cuore di tutto le persone disoccupate a
    causa dello spreco e della crisi economica".
    "Per favore, aprite gli occhi e non rimanete
    con le braccia incrociate!", ha concluso il
    Papa.
    Gli operai della Lucchini, nella loro
    difficilissima situazione, sono stati
    profondamente colpiti dall'intervento di
    Bergoglio. "La risposta del Papa è una risposta
    che ci tocca profondamente, una risposta che
    ci dà sostegno in un momento così
    drammatico per noi - ha commentato Lorenzo
    Fusco, rappresentante delle Rsu -. Sentire Papa
    Francesco vicino in un momento per noi di
    così poca serenità mi auguro che ci dia la
    forza di resistere perché a Piombino la
    siderurgia non può scomparire". "Vorremmo
    che la stessa solidarietà espressa da una
    personalità come quella del Pontefice ci sia
    espressa, ma con atti concreti, dalle
    istituzioni", ha aggiunto.
    Anche l'autore del video-appello, Klaus Davi,
    che l'ha girato con la Cgil ha salutato il
    "riconoscimento" del Papa "a tutti gli operai
    della Lucchini di Piombino che hanno
    partecipato al documentario: oltre 50 uomini
    e donne che hanno testimoniato la loro
    disperazione, ma anche dignità assoluta".
    "Tutti hanno lavorato gratuitamente e il dvd
    verrà anche distribuito a tutti i parlamentari e
    senatori", ha commentato Davi su Twitter.
    Il vescovo di Piombino, mons. Carlo Ciattini,
    parlando della situazione di forte disagio alla
    vigilia dello spegnimento dell'altoforno ("molti
    operai saranno messi in cassa integrazione con
    una dinamica di contratto di solidarietà"), ha
    invece spiegato alla Radio Vaticana che
    l'appello di oggi del Papa "naturalmente, è un
    balsamo, una consolazione grande. E quindi,
    veramente un grazie immenso a Papa
    Francesco. Che attraverso questa presenza
    consolante del Papa possiamo assaporare
    questo tempo pasquale: che sia veramente un
    inizio di una nuova risoluzione per queste
    creature, per queste famiglie".
    Nell'udienza generale, la prima dopo la
    Pasqua, Bergoglio ha invitato più volte i fedeli
    a ripetersi la domanda dell'angelo ai discepoli
    dopo la Risurrezione: "Perché cercate tra i
    morti colui che è vivo?". "Gesù è vivo" e
    "abita nel mondo", ha sottolineato il Papa, e
    non bisogna chiudersi nell'"egoismo" o
    nell'"autocompiacimento", né soprattutto
    lasciarsi sedurre dai "poteri terreni di questo
    mondo", dalle "vanità mondane", dal "denaro
    e dal successo", cercando in questo modo "la
    vita tra le cose morte".

    Fonte Ansa.it
     
    Top
    .
0 replies since 24/4/2014, 20:14   4 views
  Share  
.